Affilya Corporate

Il franchising per l’internazionalizzazione

Maggio 10, 2023
Dana

Di Luca Fumagalli – Senior Franchise Consultant di Affilya

Un altro fronte aperto, in cui da anni stiamo vivendo una situazione a dir poco assurda, è quello che riguarda l’internazionalizzazione. Il caso più eclatante è quello delle famose 3 F (fashion, furniture, food), ovvero moda, design e ristorazione. Proprio in campi nei quali l’eccellenza dell’Italiaè universalmente riconosciuta, sono pochi i casi di marchi che abbiano saputo utilizzare bene il franchising per diffondersi e che ad oggi possano vantare reti distributive consolidate a livello globale.

Al contrario, nei settori dove noi dovremmo esercitare una leadership indiscussa, ci sono centinaia di franchisor stranieri che ci surclassano, con catene da migliaia di unità sparse per il mondo. Pensiamo a fenomeni come Zara o H&M nella moda, Ikea nel campo dell’arredamento, o ancora Starbucks, Domino’s Pizza, Pizza Hut o Subway, rispettivamente nel mondo del caffè, della pizza o dei panini. Per non parlare di MCDonald’s che, forse non è noto a tutti, è oggi il marchio leader in Italia nel campo della ristorazione e anche in quello della caffetteria.

Ecco perché l’Italia non riesce ad espandersi

Perché gli altri ce la fanno, arrivando persino a superarci nel nostro Paese e sui terreni a noi più congeniali? Noi invece, malgrado la nostra maestria nel produrre, non solo non riusciamo a competere a livello internazionale ma nemmeno siamo capaci di creare reti consistenti nel mercato interno. La spiegazione di questo apparente paradosso è più semplice di quanto si pensi. Il franchising, che è tra i veicoli più adatti per l’espansione, come dimostrano le migliaia di casi di successo di catene internazionali, da noi è poco e male praticato proprio in quei settori dove sarebbero più ampie le nostre possibilità di essere apprezzati e valorizzati. Le prospettive di una inversione di tendenza, tuttavia, ci sono.

Fenomeni recenti come la crescita quantitativa e qualitativa dei multi-unit franchisee e ingresso della finanza nel mondo del franchising italiano, fanno ben sperare. Il rafforzamento delle reti nostrane è una “conditio sine qua non” per affrontare l’espansione internazionale.

Il mondo ci chiede sistemi di franchising sperimentati, allineati agli standard internazionali di questa disciplina, forti finanziariamente e dal punto di vista organizzativo, che siano in grado di veicolare i valori e la cultura del miglior Made in Italy. Il potenziale è altissimo, le richieste arrivano da tutti gli angoli del Pianeta e noi dobbiamo metterci nella condizione di poterle esaudire.